Page 61 - Exploring Taste Magazine N.2
P. 61
PLACES—CITTÀ DEL MESSICO
La tradizione si trasforma a tavola
Prima vengono i colori. Delle facciate dei palazzi, dei f ori tropicali che spuntano dai complicate, frenetiche, contraddittorie e insieme però dinamiche, interessanti, va-
davanzali delle f nestre, dei vestiti delle donne che catturano i tuoi occhi quando riegate, metamorf che e seducenti del mondo. La natura dell’America Centrale bus-
cammini per la strada. E anche dei piatti che ti trovi davanti quando ti accomodi a sa prepotente alle sue porte, trasferendo la sua identità variopinta e lussureggiante
mangiare. La frutta e la verdura qui sono sgargianti, ma anche i loro abbinamenti anche nella cucina locale. Fino a poco tempo fa, la cucina messicana si riassumeva in
estrosi, le tovaglie dai tessuti ultrasaturi, il setting e la preparazione della tavola, ogni una sola parola: street food. Tacos, burritos, fajitas, quesadillas e ogni altra leccornia
piccolo dettaglio contribuisce ad accompagnare lo sguardo al gusto, in una comu- del luogo è sempre stata percepita come un pasto veloce, da rubare al volo, senza
nione perfetta. Questa è Città del Messico, una delle metropoli più estese, caotiche, dedicarci troppo tempo. Tutto il contrario dello stile di vita locale, che corre rapi-
Foto Ronaldo Schemidt/AFP/Getty Images Foto Luis Acosta/AFP/Getty Images
Foto Pedro Pardo/AFP/Getty Images
Foto Omar Torres/AFP/Getty Images
L'inizio della costruzione della cattedrale di Città del Messico risale al
1571, ma venne terminata soltanto nel 1813. Fu danneggiata in varie
occasioni: nell'alluvione del 1629, e durante vari incendi, l'ultimo dei
quali nel 1967. Sono celebri gli altari del Perdono e del Re
59