Page 85 - Exploring Taste Magazine N.2
P. 85
HERITAGE—AEROBANCHETTI, POLIBIBITE & LAMBRUSCOO
di benzina. Il Lambrusco era il vino preferito dai futuristi perché cangianti, l’uso del vino come base per i cocktail. Nacquero anche le
dinamico, frizzante e vivace. prime bibite autarchiche che utilizzavano come basi alcoliche grap-
Ben presto si presero accordi con Angelo Giachino, proprietario di pa ed arzente e come aromatizzanti rabarbaro, genziane, assenzi,
un ristorante a Torino, per creare un locale interamente futurista, rosoli, ma soprattutto vini della tradizione italiana.
dove poter sperimentare le loro idee in assoluta in libertà. Nacque A seconda della loro funzione le polibibite appartenevano a una
la Taverna Santopalato. Il menù dell’inaugurazione fu introdotto categoria: Permangiare (antipasti e aperitivo), Perlazarsi (dessert
da una polibibita (un cocktail) a cui fecero seguito gli antipasti in- e dopo cena), Guerrainletto (dal forte apporto energetico, con
tuitivi, il Brodo solare, l’Aerovivanda, l’Equatore+polo nord. Ma il l’obiettivo di incoraggiare la procreazione), Paceinletto (bombe
piatto più famoso e ricorrente negli aerobanchetti fu il Pollof at: alcoliche con infusione d’erbe, in grado di stimolare il sonno ri-
un pollo ricoperto di confetti argentati, presentato sopra a un lago storatore), Prestoinletto (adatte alle fredde notti invernali). Inf ne
di zabaione rosso. Le portate furono 14, servite nella sala della Ta- gli Snebbianti, forti corroboranti in grado di far prendere decisio-
verna (colonne luminose, oblò alle pareti) dominata da due grandi ni strategiche, liberando il campo da dubbi e tentennamenti, e le
scatole cubiche rivestite di alluminio. Costanti getti d’acqua di co- Inventine, polibibite fresche e inebrianti, in grado di stuzzicare la
lonia vennero spruzzati nell’aria. mente e favorire idee fulminanti. Com’è facile intuire, il sentimen-
Lo scopo delle polibibite era di trasmettere una molteplicità di to nazionalistico emerse anche nella rivoluzione del linguaggio: lo
sensazioni, simili, per certi versi, alle visioni simultanee dei quadri shaker divenne l’Agitatore, il barman il Miscelatore, il bar il Quisi-
del pittore Umberto Boccioni. Ad esempio, la Rosabianca (a base beve, il menù il Catalogo, il maître il Guidapalato, il brandy Arzente
di arancio, infusione di rose bianche, Campari e anice) veniva ser- e il whisky Spirito d’avena. Da una parte quindi, l'esaltazione della
vita accompagnata da spruzzi di profumo di rose direzionati sulla lingua e dello stile italiani, dall'altra la vocazione internazionale e
nuca dell’avventore. L’uso del profumo fu una delle novità dei drink cosmopolita, come quando, in occasione dell’Esposizione Colo-
Nella pagina a fianco: Marinetti a un banchetto Futurista a Tunisi nacque la Giostra d’alcol, uno dei primi mangia e bevi della storia: Oggi molte delle proposte dei futuristi hanno trovato un’applica-
niale di Parigi, un gruppo di artisti, architetti e scrittori aderenti
futuristi: poteva essere in armonia con il gusto e gli ingredienti
al movimento vollero esportare il format del ristorante futurista,
(comprofumo) o in contrapposizione (disprofumo). Stesso discorso
ricreandolo all'interno del padiglione italiano.
valeva per la luce (quella verde era la prediletta). Allo stesso modo
pezzi di cioccolato e formaggio che navigavano in una miscela di
zione quotidiana, come l’integrazione dei cibi con additivi e con-
servanti o l’adozione di strumenti tecnologici in cucina. Le ricette
Barbera d’Asti, Campari e Cedrata.
L’Avanvera era invece caratterizzato dall’esplosione di sapori con-
che apparivano allora destabilizzanti furono in alcuni casi un’an-
trastanti (Strega, Vermouth Rosso, Brandy) e una decorazione,
ticipazione della Nouvelle Cuisine all’italiana. Ma a rivelarsi total-
appunto, a vanvera: pomodori, acciughe, formaggio, mandorle, ba-
mente rivoluzionaria fu l’idea di trasformare quella che f no a quel
momento era considerata una necessità – il pasto – in un’esperienza
nane e caf è. Interessante fu anche l’uso delle infusioni alcoliche a
in grado di coinvolgere tutti i sensi. Trasformare tutto, certo, tranne
base di f ori e frutta esotica autoprodotte, come la rosa damascena e
il vino, carburante già perfetto per i voli della mente e del gusto.
l’ananas, l’impiego dei succhi congelati per creare bibite dagli ef etti
Nacquero anche le prime bibite autarchiche che utilizzavano come basi alcoliche grappa
e arzente e come aromatizzanti rabarbaro, genziane, assenzi, rosoli,
ma soprattutto vini della tradizione italiana
83