Page 147 - Exploring Taste Magazine N.2
P. 147
HERITAGE—LA CITTADELLA DEL VINO
Il progetto di rinnovo e ampliamento della Cantina Santa Margherita Gruppo Vinicolo
a Fossalta di Portogruaro, a cura dello studio Westway Architects, è un’opera poderosa
e articolata che, come la vigna e il vino, necessita di tempi giusti e visione lungimirante.
Avviato nel 2012 con la priorità di ristrutturare, riordinare e connettere fra loro alcuni
fabbricati, ha nel corso del tempo assunto il carattere di un microcosmo urbano che inte-
gra lo storico edif cio rosso d’ingresso, la piazza di porf do, gli alberi, le grandi e piccole
strade, le falde di tetti vecchi e nuovi ed in futuro, una volta terminata l’architettura
della nuova linea di imbottigliamento, diventerà uno spazio compiuto. Una piccola cit-
tadella bella di giorno e con vetrate illuminate di notte, in cui la tradizione secolare con-
vive con le tecnologie più innovative, in un ordine compositivo armonico e trasparente.
La cittadella del vino l rinnovo delle Cantine in località Villanova, nel comune di Fossalta di Por-
togruaro è partito in virtù di elementi f sici primari, gli stessi che determi-
nano la vita delle vigne: pioggia, vento, polvere, sole, silenzi e stagioni. Con
Testo VIRGINIO BRIATORE
I gradualità è poi proseguito assecondando esigenze strutturali, organizzative
e produttive, che in sei anni di evoluzione permanente hanno ridisegnato corpo e
volto di questo complesso di edif ci che, come spiega l’arch. Luca Aureggi, è un
piccolo libro di storia dell’architettura: «A partire dagli anni ’40, mano a mano
che la cantina cresceva, sono stati aggregati nuovi corpi architettonici, con volumi
e tecniche costruttive tra loro diverse, quasi a testimonianza della decade di ap-
partenenza. Le esigenze di carico e scarico sono diventate sempre più complesse,
così come le necessità di ef cienza, igiene, comfort, e allora i proprietari al f ne
di proteggere persone e materiali dalle intemperie hanno deciso di costruire una
pensilina. Quindi la prima parte del nostro progetto è stata la grande tettoia che
raccorda tra loro gli edif ci lungo un prospetto unif cato di oltre 200 metri e forma
una pratica e spaziosa area coperta». Dalla pensilina il progetto ha subito dopo
interessato il ridisegno dei vecchi edif ci, al f ne di dotarli di nuove tipologie di fac-
ciate, che determinano una nuova estetica e migliorano le prestazioni energetiche
e funzionali. Oggi, con un termine di origine inglese, questa tipologia di riqualif -
cazione si chiama recladding, e vuole indicare una sorta di nuova pelle o una veste
più tecnica e performante. Il progetto di Westway Architects non si è però ferma-
to in superf cie ed ha unito eleganza, leggerezza e solidità, riuscendo nel compito
di vestire con un’interpretazione contemporanea forte, antichi spazi di rinomata
tradizione. E soprattutto a raggiungere anche un obiettivo molto più ambizioso.
«L’esigenza della committenza in questo progetto non mirava a creare solo un in-
volucro visibile dalla strada con una funzione scenograf ca, quanto a ridisegnare il
luogo di lavoro in maniera più fruibile e funzionale», af erma l’architetto Maurizio
Foto MORENO MAGGI Condoluci. «Il nostro compito dunque si è esteso anche alla ridef nizione degli spa-
Architettura WESTWAY ARCHITECTS zi interni, per disegnarne e costruirne l’identità. L’intervento così def nito è stato
1
145 45