Page 130 - Exploring Taste Magazine N.2
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EXPLORING TASTE—SANTA MARGHERITA GRUPPO VINICOLO

          Ca’ del Bosco è un luogo speciale che unisce all’eccellenza del vino un’esperienza unica dell’arte contemporanea. Nata come una semplice casa immersa in un bosco di
          castagni, quando la madre del presidente Maurizio Zanella piantò il primo vigneto nel 1964, si è trasformata nel corso dei decenni in una delle più moderne e avanzate
          cantine d’Italia. L’armonia del paesaggio naturale della Franciacorta, con le sue ampie e dolci colline e i colori che cambiano di stagione in stagione, amplif ca l’esperienza
          delle sculture che popolano l’esterno e l’interno della cascina, rendendo la visita del luogo un viaggio irripetibile e mai uguale nel cuore dell’arte, della tradizione e della
          natura. Ma cos’hanno a che fare col vino questi grandi e stranissimi oggetti di marmo, bronzo e plastica riciclata? È stato il presidente Zanella, a partire dagli anni Ottan-
          ta, a raccogliere la serie di opere che hanno trasformato un luogo già suggestivo in una ricca esposizione di arte contemporanea all’aperto. Da spazio riservato, la cantina
          di Erbusco si è trasformata in un luogo aperto al pubblico, che alla passione per il vino unisce quella per l’arte: due esperienze speciali, ugualmente capaci di regalare
          piaceri sof sticati e sensoriali. L’arte, così come il vino, ha bisogno di tempo per prendere forma, e trasformarsi nella sintesi di un’esperienza umana. Il raggiungimento
          f nale, attraverso il tempo, di un’essenza: del legame tra l’uomo e la materia, nell’arte, e tra l’uomo e la natura, nel vino. La prima opera, realizzata nel 1993, è il monumen-
          tale cancello in bronzo di Arnaldo Pomodoro – il Cancello Solare –, una struttura circolare di 500 cm di diametro che si apre in due semicerchi di 25 quintali ciascuno.
          Un inizio importante, che accoglie il visitatore nel suo percorso all’interno di un vero e proprio parco di arte ambientale, ricco di sorprese estetiche: da un’installazione
          astratta nell’acqua, all’enigmatico viso bianco di Mitoraj, all’opera Codice Genetico di Rabarama. L’interno della cantina compete con l’esterno, con interventi che sanno
          stupire e meravigliare: all’ingresso, sospeso al sof  tto, un rinoceronte a grandezza naturale accoglie il visitatore, creato dall’artista bresciano Stefano Bombardieri, f glio
          d’arte che ha sviluppato le sue tecniche artistiche lavorando e vivendo nel parco divertimenti di Gardaland. Non poteva mancare, in un luogo che deve le proprie origini
          ai frutti della natura, l’incontro con la Cracking Art, movimento artistico che si basa sull’adozione della plastica riciclata come unico materiale utilizzato e che si distingue
          per il forte impegno sociale e ambientale. Nucara, artista co-fondatore della corrente, ha scelto di rappresentare un animale simbolico, il lupo, custode attento del bosco e
          del vigneto, soprannominato Blue Guardian. I legami tra Ca’ del Bosco e l’animale sono molteplici: a Erbusco, la Valle del Lupo porta dal paese alla cascina. Una presenza
          benevola che veglia e protegge un luogo speciale, tesoro di arte e tradizione.


          Testo CLARA MAZZOLENI
          Foto MASSIMO LISTRI

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          L’ARTE DI






          CA’ DEL BOSCO











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